Theresa Mary Brasier, nata il 1° ottobre del 1956 a Eastbourne, nel Sussex, figlia unica amatissima del reverendo Hubert, ha ricevuto un’educazione cattolica improntata al sacrificio, al dovere e all’ubbidienza. Laureata in geografia a Oxford, ex bancaria, ha sempre militato attivamente nel Partito Conservatore britannico
Dal 1980 è sposata con Philip May, bancario , presentatole – sembra – da Benazir Bhutto a un ballo di giovani conservatori. Dal matrimonio non sono nati figli .
Nel 2016 è stata eletta Primo Ministro, seconda donna dopo Margaret Thatcher: impegnata nella missione kamikaze di traghettare la Gran Bretagna fuori dall’Europa, ha resistito a tempeste politiche che avrebbero costretto alla resa qualunque altro leader
Esempio invidiabile di resilienza, Theresa May si piega, ma non si spezza, proprio come la sua grafia . Il tracciato , mobile e ritmato, si flette, si adatta e si modifica (disuguaglianze diffuse, ricombinazioni, polimorfismi, lettere à rebours, sinuosità del rigo, raddrizzamenti), conservando un aspetto ordinato e armonioso grazie al rispetto dei canoni di base (gestione equilibrata e organizzata degli spazi, armonia fra curve e angoli, raggruppamenti logici nelle loro variazioni) . Determinazione (t a croce, margine destro raggiunto, buona tenuta del rigo, triangoli), abilità negoziale (allargata, ritmata, curve e angoli armonizzati, lacci) e capacità di problem solving (semplificazioni, ricombinazioni, assenza di rigidità) completano la dimensione professionale della premier .
La sua dimensione privata mostra segni di vulnerabilità (zona media schiacciata e ammaccata), probabilmente ascrivibile a un’educazione che ha coartato in età infantile la spontaneità delle sue emozioni: forza d’animo e “spirito di servizio” hanno, però, neutralizzato e compensato questa fragilità intima.
Se la vita pubblica della premier è illuminata dai riflettori mediatici, quella privata si svolge all’insegna della riservatezza e all’interno di una cerchia ristretta di familiari e amici : nella sua firma, infatti, mentre il cognome conserva struttura e corpo, le lettere che compongono il nome, essenzializzate fino alla destrutturazione, si accodano all’ampia T curva che apre loro la strada, proteggendole dalle minacce dell’ambiente esterno.