Domenica 12 febbraio 2023 ore 18.00 su piattaforma zoom
Arigraf propone una serie di incontri su grandi personaggi della letteratura, delle arti figurative, delle scienze, della musica e dell’arte in generale.
Per ogni incontro si ricostruirà il tempo, il luogo e la società in cui l’Autore è vissuto; si percorreranno le sue vicende personali non solo attraverso la testimonianza sempre viva e coinvolgente della sua scrittura e di quella dei personaggi che hanno incrociato la sua vita, ma anche mediante la lettura di testi di lettere, di poesie o di passi di romanzi.
Gli incontri sono aperti non solo ai grafologi, ma anche a chi voglia conoscere in profondità il magico mondo della creazione artistica, con la sofferenza e la motivazione, a volte esaltante, a volte compulsiva, che ha generato grandi opere immortali.
Informazioni di prenotazione
Data: Domenica 12 febbraio 2023 h 18-20
Titolo: “VASILIJ KANDINSKIJ. Colori, suoni e emozioni”
a cura di: Adriana Perris
Telefono: 333 5881360
eMail: arigraf.segreteria@gmail.com
Prenotazioni entro: 8 febbraio 2023
L’essenziale è invisibile agli occhi: “c’è un linguaggio universale, né scritto, né dipinto, né cantato che non è niente di tutto questo ma che lo racchiude tutto” (Antoine de Saint-Exupery).
Ideatore dell’astrattismo lirico, soprannominato il cavaliere errante in riferimento al suo viaggio metaforico di una ricerca pittorica che sfocia nell’espressione di colori associati a forme astratte, fa riscoprire, in un’epoca dominata dal materialismo, una dimensione spirituale dimenticata. Parte dai colori e dal loro accostamento ai suoni musicali per arrivare ad un nuovo linguaggio artistico che può sembrare disordinato, incomprensibile ma che suscita “emozioni”. Artista e pittore, scrittore e musicista, Kandinskij sperimenta le infinite possibilità di indagine, esteriori e concrete, interiori e spirituali, alla base di qualsiasi processo di creazione. Rifonda la pittura su nuove teorie e concetti. Apre all’arte percorsi ancora in gran parte sconosciuti. Uno dei suoi sogni è quello di far sì che l’osservatore si muova dentro i suoi dipinti, come se lì abitasse. Esprime le sue emozioni dipingendo non ciò che vede ma ciò che sente, libero dalla necessità di riprodurre l’idea oggettiva. Arriva all’astrattismo attraverso intuizioni, sensibilità ma anche ricerche e studi analitici. Osserva tutto il mondo dei colori da un punto di vista filosofico, matematico e poetico. Dopo aver collegato ogni colore ad un suono lo collega ad una emozione precisa. Il colore ha delle risonanze interiori e, a seconda della sua diversità, produce un effetto particolare sull’anima. Il rosso può arrivare fino ad una sofferenza, il giallo chiaro comunica un’impressione di acido. Alcuni colori possono avere un’apparenza ruvida e pungente, altri sono sentiti come qualcosa di liscio, qualcosa da accarezzare come il blu oltremare scuro. Ma ognuno di loro corrisponde a una forma, a delle linee. E come il pianista è in grado di mettere in moto diverse corde delle nostre emozioni, a seconda del tasto che tocca, lo stesso il pittore può raggiungere, attraverso l’armonia del dipinto, i più profondi sentimenti del cuore.