Domenica 22 Maggio 2022 ore 18.00 su piattaforma zoom

Arigraf propone una serie di incontri su grandi personaggi della letteratura, delle arti figurative, della musica e dell’arte in generale.

Per ogni incontro si ricostruirà il tempo, il luogo e la società in cui l’Autore è vissuto; si percorreranno le sue vicende personali non solo attraverso la testimonianza sempre viva e coinvolgente della sua scrittura e di quella dei personaggi che hanno incrociato la sua vita, ma anche mediante la lettura di testi di lettere, di poesie o di passi di romanzi. Per i musicisti saranno proposti brani di musica con un breve commento, per approfondire anche la tecnica compositiva e dare la possibilità di immergersi nel mondo dell’Autore. Gli incontri sono aperti non solo ai grafologi, ma anche a chi voglia conoscere in profondità il magico mondo della creazione artistica, con la sofferenza e la motivazione, a volte esaltante, a volte compulsiva, che ha generato grandi opere immortali.

Informazioni di prenotazione
Data: Domenica 22 Maggio 2022 ore 18.00
Titolo: L’ENIGMA IRRISOLTO DI MAURICE RAVEL
a cura di: Elena Manetti

Telefono: 333 5881360
eMail: arigraf.segreteria@gmail.com
Prenotazioni entro: 18 Maggio 2022

 

Clicca qui per scaricare la locandina.

In tutte le immagini fotografiche Ravel appare perfettamente controllato, con un’espressione intenta, ma fredda, quasi sempre senza sorriso, aristocratico e distaccato, elegante e perfettamente in ordine. “Preciso come un orologiaio svizzero” lo definì, parlando della sua persona e della sua tecnica musicale, Stravinskij. Maurice Ravel viene considerato da molti uno dei più grandi musicisti del Novecento, ma la sua personalità schiva e riservata, la sua costante solitudine e la sua misteriosa e deteriorante malattia neurologica, che lo porta alla morte prematuramente, hanno creato intorno a lui un’aura inquietante ed enigmatica. Nella conferenza sarà approfondito il percorso umano, artistico e grafologico del grande compositore, con alcuni esempi musicali – tra cui il famoso “Bolero” – e con un’attenzione, anche peritale, alla sua scrittura via via mutata e degradata nel corso della malattia.

 

Credits: picryl.com