
Osserviamo nella breve dedica una scrittura che “viaggia”, perfettamente a suo agio, nel piccolo spazio bianco a disposizione, quello della pagina di libro che ne diventa naturale “dimora”, parafrasando le parole della dedica stessa.
Il tracciato è libero ed espressivo e nel contempo chiaro ed ordinato; le disuguaglianze e la sinuosità del rigo si integrano naturalmente con il rispetto dei margini e delle distanze “di sicurezza” ; gli ampi spazi bianchi tra le righe e le parole, spazi di riflessione e di silenzio, sottolineano l’importanza delle parole, ne accrescono l’efficacia della scelta: e proprio al “peso” delle parole, al desiderio di contrastarne l’uso sciatto ed inconsapevole Gianrico Carofiglio ha dedicato uno dei suoi libri,”La manomissione delle parole” . L’innegabile ed acuto spirito critico, l’intelligenza aperta e creativa emergono evidenti dalle piccole acuminazioni, dalle diffuse ricombinazioni e semplificazioni, dai rapidi collegamenti presenti nel tracciato; il gesto semplice e naturalmente elegante evoca la sobrietà del suo eloquio ed i giudizi equilibrati; il breve testo appare una rappresentazione grafica del monito”rifletti prima di pensare” di cui Carofiglio fa spesso uso con l’ironia che gli è propria.
La pluralità dei punti di vista e l’invito a dubitare della verità stessa all’interno di una sfida processuale costituiscono il perno del suo ultimo romanzo “La misura del tempo”, classificato secondo al premio Strega, ed appaiono perfettamente rappresentati dalle lievi disuguaglianze d’inclinazione e continuità, dai piccoli ovali aperti, dalla dimensione decrescente delle parole, in generale dal ritmo del tracciato. Alcune rigidità del testo si annullano ed esplodono poi nella firma vivace ed ampia che, senza abbandonare la verticalità, si allarga e va ad esplorare l’ignoto, superando lo spazio a disposizione in una sorta di rievocazione grafica della scelta, credo, più importante della sua vita: lasciare la Magistratura ed approdare, con grande successo, al mondo creativo della scrittura.
L.M.